L’intervento è lesivo dei diritti delle imprese concessionarie, il team formato da LP Avvocati, Energy Advisors e Studio Vinti e associati lo impugnerà avanti il giudice amministrativo
Con le Linee guida n. 11 del 2 agosto 2018 (Indicazioni per la verifica del rispetto del limite di cui all’art. 177, comma 1, del codice, da parte dei soggetti pubblici o privati titolari di concessioni di lavori, servizi pubblici o forniture già in essere alla data di entrata in vigore del codice non affidate con la formula della finanza di progetto ovvero con procedure di gara ad evidenza pubblica secondo il diritto dell’Unione europea), l’ANAC ha stabilito, in attuazione dell’art. 177 del codice appalti, le modalità e le tempistiche attraverso le quali i concessionari affidatari diretti sono obbligati ad esternalizzare l’80% dei lavori e dei servizi oggetto di concessione, nonché le connesse attività di verifica.
L’intervento dell’Autorità anticorruzione determina un potenziale vulnus per le attività imprenditoriali di molte imprese concessionarie, in diversi settori, imponendo agli operatori un irragionevole e sproporzionato stravolgimento dei loro assetti economici ed organizzativi.
LP Avvocati, in sinergia con il proprio partner Energy Advisors, ed in collaborazione con lo Studio Vinti e Associati, sta lavorando alla stesura dei ricorsi dinanzi al Giudice amministrativo – entro il termine del 30 ottobre 2018 -, per tutelare le posizioni dei concessionari in materia di distribuzione elettrica, denunciando i vizi di illegittimità delle Linee guida e i profili di incostituzionalità della norma che impone l’esternalizzazione.
Utilitalia (Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia Elettrica e del Gas), ha già preannunciato il proprio intervento ad adiuvandum nei relativi ricorsi, coordinandosi con gli studi legali incaricati, allo scopo di promuovere e rafforzare l’iniziativa delle singole imprese.